L’istituto ha avuto l’onore di essere stato protagonista di un rapporto diretto, seppur di breve periodo, col celebre artista tifernate Alberto Burri. La storia narra, infatti, che il maestro realizzò una sua opera nel 1948 nei locali della scuola dato che ne aveva richiesto l’utilizzo per la realizzazione di alcune sue opere.
Burri, all’epoca non ancora considerato un artista di livello mondiale, si dilettò a disegnare, sul retro di un registro utilizzato dall’istituto, questa piccola opera che poi decise di regalare alla Scuola come segno di riconoscenza e ringraziamento per l’utilizzo dei locali. Da allora l’opera è rimasta a scuola per diversi anni prima di essere consegnata alla Fondazione Palazzo Albizzini che ancora oggi la custodisce nella “Collezione Burri”.
Dal punto di vista della formazione professionale la “Bufalini” divenne il punto di riferimento soprattutto di quei giovani che non potevano, o volevano, proseguire gli studi dopo la scuola elementare e abbisognavano delle competenze per inserirsi presto e bene nel mondo del lavoro. La scuola ebbe il merito di rifornire con continuità un mercato del lavoro in espansione degli operai specializzati richiesti: tornitori, aggiustatori, forgiatori, saldatori, mobilieri, intagliatori, carpentieri e cementisti. La scuola, già in quegli anni, aveva un ruolo fondamentale per la comunità altotiberina dal punto di vista della formazione professionale ma non solo visto che storie importanti come il rapporto che la scuola Bufalini ha avuto con il Maestro Burri ci portano testimonianze di una scuola che era il fulcro di molte attività per la popolazione, per le istituzioni locali e anche per gli artisti.