Dopo la chiusura delle scuole per l’emergenza covid19 anche i nostri studenti sono a casa, per fortuna da marzo anche per loro è partita la formazione a distanza.
Fin dall’inizio la scuola ha cercato di mantenere il più possibile i contatti con gli studenti, ed aspettando di poter essere attivi con le lezioni on line abbiamo mantenuto i contatti con gli studenti attraverso la consegna di esercizi di ripasso e l’invio di materiale di studio.
L’implementazione della formazione a distanza ci ha visto impegnati nella scelta delle piattaforme da usare, sia per la gestione di un’agenda per condividere la pianificazione, ma soprattutto che supportasse i docenti nel gestire vari gruppi come classi, materie, eventi e progetti e in ogni gruppo condividere contenuti: testi, documenti, presentazioni, immagini, video e link, e che ci permettesse di continuare a gestire progetti cross-classe e cross-scuola o comunicare con i ragazzi attraverso un sistema di messaggistica sicuro e protetto, interno alla piattaforma stessa. La scelta è ricaduta su una piattaforma completamente open source e al 100% italiana attiva dal 2015 che si chiama Socloo, ed è l’acronimo di SOCiaL schOOl, la prima vera piattaforma italiana di social learning, ovvero che si ispira alle dinamiche dei social network e alle piattaforme di e-learning con un’interfaccia molto Facile da usare (basta un browser e una connessione Internet), tutto su cloud, fruibile da casa su qualsiasi device, dal computer al tablet fino allo smartphone perché abbiamo pensato che fosse prioritario per noi tenere conto di alcune complessità rilevanti come il digital divide ma soprattutto le difficoltà socio-economiche delle famiglie, perché solo un 10% dei nostri studenti possiede un computer e quindi abbiamo cercato di fare in modo di evitare di generare significativi limiti in termini di accessibilità e di pari opportunità.
Anche per la scelta della piattaforma per le video lezioni, abbiamo tenuto conto di cosa il mercato open source ci metteva a disposizione e soprattutto che fosse fruibile il più semplice possibile, per questo abbiamo scelto Jitsi.si meet, un servizio di videoconferenza open source che sfrutta il recente protocollo WebRTC che quindi può essere usato semplicemente aprendo un url tramite browser, senza installare programma ma soprattutto facilmente fruibile tramite smartphone anche se simile ai software commerciali più famosi, e quindi che permette di vedersi, chattare, condividere lo schermo e realizzare una diretta streaming su YouTube. Jitsi.si è stata la nostra scelta in quanto è la piattaforma su cui si appoggia il progetto solidale e partecipativo Iorestoacasa.work che ha chiamato a raccolta le comunità del software libero, nato dall’iniziativa di una rete di professionisti di Fabriano, Luca Ferroni, Riccardo Serafini, Francesco Coppola e Dawid Weglarz, iorestoacasa è una piattaforma tutta italiana per comunicare a distanza nei giorni dell’emergenza.
Ciascuno di noi è chiamato alla responsabilità e all’impegno: siamo certi che i nostri studenti, i nostri docenti, le professionalità tutte coinvolte stanno rispondendo mettendo in campo tutte le risorse e dando il massimo, nonostante le difficoltà.